1000 Giorni di Resistenza Ucraina contro l’invasione russa, ricordo della Rivoluzione della Dignità e delle vittime dell’Holodomor
Più di 1000 giorni. È il tempo trascorso da quando l’Ucraina ha iniziato a difendersi dall’aggressione brutale e ingiustificata della Russia. In questi giorni, settimane e anni, l’Ucraina non ha ceduto, dimostrando una forza indomabile e un’unità straordinaria di fronte alla violenza, alle distruzioni, ai saccheggi, ai rapimenti e alla propaganda diffamatoria. Questa lotta non è solo per la libertà di una nazione, ma per la giustizia e i valori che accomunano tutti i popoli liberi.
In questo contesto storico, sabato scorso ad Ancona si è tenuta una fiaccolata commemorativa, un evento di grande significato organizzato per onorare tre momenti chiave nella storia dell’Ucraina e nella sua lotta per la libertà:
– l’11° anniversario della Rivoluzione della Dignità;
– i 1000 giorni di resistenza indomabile contro l’aggressione russa;
– la Giornata della Memoria per le Vittime dell’Holodomor del 1933, uno dei capitoli più bui della storia ucraina.
Uniti sotto una grande bandiera ucraina
All’imbrunire, circa 100 persone — tra ucraini residenti nelle Marche e italiani solidali — si sono riuniti intorno a una grande bandiera ucraina. La luce delle candele illuminava volti pieni di emozione, creando un’atmosfera solenne. La fiaccolata ha preso il via dal centro della città, attraversando le vie più affollate di Ancona. Un silenzio profondo e rispettoso accompagnava i passi dei partecipanti, interrotto solo dalle note struggenti di “Plyve Kacha”, una canzone che per molti ucraini è un simbolo di lutto e memoria.
Un percorso di memoria e resistenza
La prima parte del percorso si è svolta in un silenzio solenne, quasi palpabile. La processione, con bandiere e candele, attraversava le strade del centro, catturando l’attenzione dei passanti, molti dei quali si fermavano, incuriositi e commossi. Questo silenzio carico di significato è stato un momento di riflessione, in cui si percepiva il peso della storia e della sofferenza di un popolo.
La seconda parte ha visto un cambio di tono: al suono energico della musica dei Kozak System, la processione ha attraversato una piazza gremita. Il culmine del percorso è stato segnato da un momento simbolico e intenso: il suono di una sirena di allarme aereo. Per un istante, Ancona ha potuto percepire ciò che milioni di ucraini vivono quotidianamente, da 1000 giorni, sotto la minaccia delle bombe e della guerra.
Una serata di memoria e solidarietà
La fiaccolata si è conclusa con un incontro dedicato alla riflessione e al dialogo. Durante la serata, i partecipanti hanno condiviso testimonianze e pensieri sulla Rivoluzione della Dignità, sulla lotta attuale dell’Ucraina e sull’Holodomor, la terribile carestia provocata dal regime sovietico nel 1933. Ogni intervento era intriso di dolore, speranza e determinazione, creando un legame profondo tra i presenti.
Uno dei momenti più toccanti è stato vedere i “corridoi vivi” creati dai cittadini italiani, che osservavano e riprendevano la processione con i loro telefoni. Questo gesto spontaneo ha dimostrato un forte interesse e una crescente consapevolezza della situazione in Ucraina. La presenza di rappresentanti delle istituzioni locali ha rafforzato ulteriormente l’importanza dell’evento.
Un messaggio che risuona lontano
Il nemico sa che l’Ucraina non è sola nella sua lotta. La partecipazione di italiani e ucraini fianco a fianco dimostra che i valori di libertà, giustizia e dignità superano i confini nazionali.
Questo evento è stato un grande gesto di solidarietà, una testimonianza visibile di unità. Il silenzio con cui ci siamo mossi, le candele, la bandiera, la sirena che ha spezzato l’aria della sera: tutto questo ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di chi c’era.
1000 grazie!
Un sentito grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento e che continuano a sostenere l’Ucraina nella sua lotta per la libertà e la dignità.
Grazie ai cittadini italiani che, con la loro partecipazione e solidarietà, ci fanno sentire meno soli in questo momento difficile. Grazie alle istituzioni italiane e agli ospedali italiani, che offrono un supporto inestimabile a tanti rifugiati ucraini.
Un sentito ringraziamento anche al Museo di Holodomor per il patrocinio concesso e alla piattaforma digitale per attivisti ucraini all’estero Strichka per il prezioso supporto con manifesti e braccialetti.
Un ringraziamento speciale al Comune di Ancona, al Sindaco Silvetti e alla sua inviata, la Consigliere e Presidente della 1ª Commissione Consiliare Affari Istituzionali, Dott.ssa Annalisa Pini, per la loro presenza e sostegno.
Grazie al Presidente del Consiglio comunale di Senigallia, Massimo Bello, per la sua vicinanza e partecipazione.
Un grazie di cuore anche al movimento Liberi Oltre le Illusioni e al Movimento Federalista Europeo per il loro impegno e solidarietà.
Infine, ma non meno importante, un ringraziamento al Governo Italiano e al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per il continuo supporto alla difesa dell’Ucraina e per il loro impegno a favore della libertà e della giustizia.
Ancona ha visto, sentito e abbracciato il dolore e la speranza del popolo ucraino. E noi, come associazione, continueremo a essere una voce che parla, una luce che illumina e una mano tesa per il nostro paese in lotta.