Taras Ševčenko nella Biblioteca Antonelliana di Senigallia
Un evento speciale dedicato al poeta ucraino Taras Ševčenko si è svolto nella Biblioteca Antonelliana di Senigallia, organizzato dall’associazione “Insieme Per Ucraina”. L’iniziativa, dal titolo “Tra poesie, note e colori”, ha avuto lo scopo di far conoscere al pubblico italiano la figura e l’opera di uno dei più grandi poeti nazionali ucraini.
L’evento si è articolato in diverse parti: una presentazione biografica e critica di Taras Ševčenko a cura di Oksana Shatokhina, una selezione di canzoni ispirate alle sue poesie eseguite dalla maestra Oksana Ivashchenko con la bandura, uno strumento musicale tipico ucraino, un intervento della flautista maestra Olena Kocherha, e una lettura bilingue delle poesie di Ševčenko in italiano e in ucraino da parte dei maestri Daviv Berardi, Maria Havryliuk ed Elena Tymchenko. Infine, Andriy Podolskyy ha illustrato il quadro Kateryna, ispirato a una delle opere più famose di Ševčenko, di cui ha offerto un riassunto.
Kateryna è una delle opere più emblematiche dell’intera pittura ucraina.
L’arte ucraina è l’unica nel suo genere, e Kateryna è una delle opere più emblematiche dell’intera pittura ucraina, non solo perché è uno dei dipinti più famosi di Taras Ševčenko, ma anche perché presenta diverse caratteristiche molto curiosi e nasconde molti segreti.
- Come questa opera è legata alla poesia omonima di Ševčenko?
- Cosa significa la quercia secolare e del suo ramo spezzato? Perché c’è questo cagnolino?
- Chi è il contadino compassionevole?
- Chi è l’ufficiale oscuro, che scappa?
- Qual è il significato profondo dell’immagine di Kateryna,
illuminata dal sole?
Lettera a Grigorij Tarnovs’kij
Nel gennaio del 1843, in una lettera a Grigorij Tarnovs’kij, Taras Ševčenko commenta la creazione di uno dei suoi lavori più eccezionali, il dipinto “Kateryna”.
Da questo breve frammento della sua corrispondenza, si può capire molto sull’atteggiamento di Ševčenko nei confronti dei moscoviti e del tema ucraino nella sua produzione artistica.
In questo dipinto romantico Ševčenko abilmente rivela il mondo interiore della protagonista Kateryna. Guardate questa triste riflessione catturata e rappresentata dal pittore sul suo viso.
La figura di Kateryna è molto luminosa, raffigurata così per attirare l’attenzione dello spettatore e per sottolineare il significato simbolico.
Infatti, l’antagonista moscovita, che fugge a cavallo, è dipinto con toni freddi e cupi, il che conferisce a questo lavoro un’ulteriore tensione.
Ma il simbolismo non si limita a questo. Fate attenzione alla posizione delle piedi di Kateryna. Non vi ricorda niente?
Non è straordinario che Ševčenko abbia utilizzato l’espressivo e riconoscibile quadro della Madonna Sistina di Raffaello per rappresentare una ragazza, madre illegittima ucraina?..
Molto interessante è anche l’aspetto realistico di questo dipinto. All’epoca, l’altri artisti non avevano ancora affrontato la tematica sociale in modo così acuto.
La compassione di Ševčenko.
Si nota chiaramente che l’artista non la condanna, come era consuetudine nelle comunità locali e nella società in generale. Anzi, la sua compassione e la sua venerazione per lei sono evidenti!
Dicotomie
Davanti a noi c’è una giovane incinta, e questo colpisce subito l’occhio. Per sottolineare ancora di più questo fatto, Ševčenko utilizza tecniche artistiche come il contrasto luminoso, che enfatizza il ventre della ragazza e il suo gesto caratteristico, mentre solleva il davanti del suo grembiule rosso poiché ormai sa che “un po’ si vede”, scrive Ševčenko con una particolare timidezza o forse con una sottile ironia.
Osserviamo l’immagine inusuale di una ragazza incinta, che ha infranto le tradizioni ed è diventata una ingannata.
Ecco chi è questo uomo baffuto e cupo! L’altro! Estraneo alla ragazza! La sua completa antitesi.
L’interpretazione sociologica di Kateryna offre un risultato interessante, con una serie di nette dicotomie:
Lei rappresenta la società tradizionale; Lui è un nomade, non solo raffigurato su un cavallo in movimento rapido, ma anche è un militare che prevede frequenti viaggi.
Lei fa parte della natura, anche il suo abbigliamento simbolizza questo; Lui è un ingranaggio nel sistema, vestito con la divisa di un ufficiale dell’esercito zarista.
Lei è una contadina; Lui è un residente della caserma, che è più associato alla città.
Lei è un ramo di un potente quercia, che rappresenta il popolo ucraino, ramo spezzato con un destino malconcio, gettato via dai più cari; Lui è come un mulino a vento, ovvero ventoso, fuggente. Inseguirlo è come correre dietro il vento. …. E lei si allontana da lui, come se avesse capito tutto un istante prima che abbiamo dato uno sguardo a questo quadro. Lei è ucraina, Lui è un moscovita nel senso letterale. Così lo chiama nella poesia “Kateryna” ventiquattrenne Ševčenko:
“Amatevi, o fanciulle dai sopraccigli neri,
Ma non con i moscoviti, che vi fanno i mali veri”
Queste sono le prime parole della poesia “Kateryna”.
Pertanto, l’atto disonorevole del moscovita simboleggia l’offesa della sua patria contro l’Ucraina.
Il destino tragico di Kateryna
Ecco il frammento del monologo della madre rivolto a Kateryna:
“Maledetto il momento in cui tu sei nata,
Se avessi saputo prima t’avrei annegata.
T’avrei dato al serpente, ora al moscovita.
Figlia mia, figlia mia, rosa della vita.”
Avete notato come questo tenero “rosa della vita” materno sia contrastante con il “moscovita” ed il “serpente”?
Nella pittura, questo uomo si contorce in una posa innaturale, insolita per la pittura accademica.
Se osserviamo attentamente, vediamo che non ha la spada nel suo fodero, quindi l’ha estratta, che è un chiaro riferimento alla natura maschile pericolosa del personaggio.
Nella pittura, vediamo la situazione in cui il moscovita vede già che sta per diventare padre, ma se ne va.
L’immagine triste di Kateryna mostra che lei non ha alcuna speranza.
“Mi nasconderò, o figlio, sotto l’acqua da sola,
e tu espi il mio peccato da orfano tra la folla” ..
scrive Ševčenko nella sua omonima poema ed in queste parole esprime tutta la disperazione che sta dietro alla triste figura di Kateryna.
Nella pittura è presente anche un contadino che guarda Kateryna con simpatia. Questo personaggio sembra rappresentare lo stesso Ševčenko come allegoria, anche se non ha somiglianza fisica con lui. Ševčenko spesso appare nei suoi disegni.
Il simbolismo utilizzato dall’artista è notevole, con la figura luminosa di Kateryna che si contrappone all’antagonista moscovita.
Ševčenko è incredibilmente sensibile a tema della sventura femminile e della violenza contro le donne.
Il dipinto è anche notevole per il suo realismo, poiché rappresenta una giovane madre ignobile, ma che non viene condannata dall’artista. Ševčenko, infatti, mostra la sua compassione e venerazione per lei, rompendo con le convenzioni sociali dell’epoca.Kateryna parla naturalmente del destino dell’Ucraina e rimane un’opera enigmatica, con molti segreti ancora da scoprire, come la sua relazione con la poesia omonima dell’artista, che vi consiglio di leggere, e il significato profondo dell’immagine di Kateryna illuminata dal sole.